Un elemento verticale in marmo modellato e traforato, modulare e utilizzabile come divisorio decorativo, che si caratterizza per l’accentuata tridimensionalità e la particolare tecnica di lavorazione. Retina è l’ultima opera sperimentale di design litico by Lithos Design e Raffaello Galiotto, realizzata unicamente tramite filo diamantato senza alcun lavoro manuale, e con la massima attenzione per l’ambiente.

“L’antico ed affascinante concetto michelangiolesco di spoliazione del blocco di marmo per liberarne la figura intrinseca va oggi ripensato alla luce di un periodo di forte consumo delle materie e sensibilità collettiva sul loro impiego”, spiega Raffaello Galiotto. “Il progetto Retina nasce da questo principio e dallo studio delle possibilità formali che la tecnologia ci permette in funzione della riduzione dello scarto”.

L’opera Retina concretizza quindi nella sua realizzazione alcuni dei valori fondamentali per Lithos Design: la completa industrializzazione, la tecnologia a supporto della libera creatività e della sua espressione, la riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’ottimizzazione del processo produttivo, in un’ottica di massima riduzione dello scarto e di risparmio energetico.

Nella concezione del divisorio di design Retina, il primo passo è stato compiuto programmando il software 3D destinato a condurre la macchina, a guidare il filo nel tagliare e sagomare la pietra, con un duplice obiettivo: ottenere una superficie esteticamente risolta, eliminando la necessità di ulteriori finiture, e contenere gli scarti. Il progetto del percorso di taglio è parte fondante dell’atto creativo stesso che, pur restando tale, si vede così vincolato da puntuali regole geometriche. Il blocco lapideo è quindi sottoposto a una sequenza di tagli progressivi di uguale disegno, ondulati, sovrapposti e incrociati, che sapranno ottenere, di passaggio in passaggio, la forma voluta e i suoi multipli. Si ottengono in questo modo i singoli elementi modulari, destinati in seguito ad essere composti per creare l’oggetto. La tridimensionalità fatta di vuoti e pieni, le traforature, la superficie satinata, le sfaccettature, l’estensibilità senza limiti formali – ognuna delle proprietà di Retina è ottenuta esclusivamente tramite la ripetizione di un singolo percorso di taglio disegnato con sapienza, e realizzato con un processo automatizzato, applicando la tecnologia all’utilizzo del filo diamantato.

L’opera Retina è stata presentata per la prima volta all’Università Statale di Milano nell’ambito della mostra Digital Lithic Design, un’esposizione creata nel 2015 per Interni e per il suo evento Energy for Creativity, destinato ad animare la città dall’apertura della Milan Design Week fino all’inaugurazione di Expo. Digital Lithic Design, che ha visto Raffaello Galiotto nella doppia veste di curatore e designer delle opere esposte, ha voluto accendere un riflettore sull’eccellenza del settore lapideo italiano evidenziandone le peculiarità uniche, come l’ineguagliata conoscenza dei materiali e dei processi produttivi. Contestualmente, la mostra ha anche voluto proporsi come spunto per riflessioni più che mai attuali sull’uso consapevole della materia litica, sulla riduzione dello scarto e sul risparmio energetico, fattori creativi e processuali ormai imprescindibili per valorizzare e attualizzare la pietra naturale.

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