Con lo scopo di ripensare lo spazio pubblico e incoraggiare la relazione tra il paesaggio e i suoi utenti, il design di uno hotel e relative residenze by PLP Architecture si amalgama nell’ambiente urbano, risaltando per la sua struttura architettonica e gli interni rifiniti anche con i nostri rivestimenti in pietra naturale Tratto e Prisma che aggiungono un tocco di eleganza e sofisticatezza.
Dallo statement dei progettisti
“L’isola di Al Maryah è un enclave artificiale tra le isole di Reem e Abu Dhabi, e Mina Zayed. La sua posizione centrale permette all’sola di diventare un punto di congiunzione tra la città e il Louvre Abu Dhabi sull’isola Saadiyat.
Centrale in questa lingua di terra è il Four Seasons che, insieme al centro finanziario di Abu Dhabi, stabilisce lungo il litorale, un epicentro pedonale dal fascino urbano.
Quando molte città del Golfo si caratterizzano con torri di vetro, elementi in uno spazio indifferenziato, un ambiente anti-urbano pensato per le autovetture e ostile per i pedoni, lo spazio pubblico può essere reclamato tramite un’architettura che favorisce la possibilità di spazi a misura d’uomo, giardini schermati e paesaggi lussureggianti.
La logica formale dell’edificio è modellata su una pianta in cui tre distinti assi di movimento permettono agli utenti dell’hotel, delle residenze e dell’area conferenza di condividere e rivitalizzare lo spazio pubblico. Qui, una rete di giardini sapientemente ridimensionati, ciascuno con una propria distinta identità, guida i visitatori all’interno dei diversi elementi dell’edificio. Scendendo verso l’acqua, due pavimenti dell’area retail creano un colonnato esterno a doppia altezza che, schermato, si spiega di fronte a una passeggiata sul lungomare.
Sul basamento dell’edifico, una torre di 34 piani è definita da due adiacenti ali che si dispiegano verso il centro. La facciata si distingue dal prevalente e diffuso rivestimento in vetro che caratterizza lo skyline di Abu Dhabi. Una sequenza stratificata di schermi conferisce profondità, ombra e texture alla facciata. Tubi verticali in terracotta sullo strato più esterno introducono una policromia di tonalità marrone chiaro, rosa e sabbia – da lontano, un forte richiamo al tramonto del deserto, da vicino un vivido schermo tridimensionale.
La giustapposizione della slanciata e articolata torre e del basso e angolare basamento crea un’interazione dinamica di elementi verticali e orizzontali. Entrambi condividono la palette di barre in terracotta finemente squamate: sulla torre, esse sono disposte verticalmente; sul basamento, scorrono orizzontalmente. Lo schermo di terracotta filtra la luce verso gli interni, ammorbidendo il contrasto tra l’ardente luce solare esterna e i riparati spazi interni.
Il primo incontro con l’edificio avviene attraverso una sequenza di giardini e spazi pubblici interconnessi. Ognuno di essi rivela il proprio carattere, con differenti qualità materiche e spaziali, calibrate per creare una mediazione sensoriale tra l’edificio e la città. La lobby, un’estensione di questi giardini, è l’area living dell’hotel. Negozi, gallerie, bar e café si combinano per conferire vitalità e un senso di urbanità. Fin dalla sua apertura nel 2016, il Four Seasons Hotel ha raggiunto notorietà grazie al tè pomeridiano servito nei suoi giardini – un rituale adottato oramai anche nella quotidianità degli abitanti della città.”
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Four Seasons Hotel, Abu Dhabi
Design: PLP Architecture
Foto:(c) Paul Thuysbaert per Four Seasons Hotel
Immagini su gentile concessione di PLP Architecture
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