Due chiacchiere con il Designer: La doppia vittoria di Elitra
A pochi mesi di distanza dalla selezione ADI Design Index, il tavolo in marmo Elitra ha collezionato un’altra vittoria, aggiudicandosi il suo secondo premio.
Questa volta, è il turno del prestigioso GOOD DESIGN 2021, il più longevo e riconosciuto a livello internazionale per il design di eccellenza.
Un importante risultato per tutto il nostro team, ma anche per il designer Raffaello Galiotto, con cui abbiamo voluto approfondire l’argomento, indagando il possibile significato che queste vittorie potrebbero avere sia sul panorama più specifico del design litico sia in quello più ampio del design.
Elitra ha recentemente ricevuto la selezione ADI Design Index e un premio GOOD DESIGN. Senza dubbio, una conferma di rilievo!
La selezione ADI Design Index e il premio GOOD DESIGN sono tra i più autorevoli al mondo, pertanto non posso che sentimi onorato di questi risultati.
I criteri di selezione sono molto accurati e sono aggiornati ai cambiamenti della società e al concetto stesso di design. Credo che anche per l’azienda produttrice, Lithos Design, sia un importante riconoscimento del proprio percorso di ricerca e della qualità dei prodotti.
Perché pensi che Elitra si sia aggiudicato questi due riconoscimenti?
Credo sia stata premiata la capacità del progetto di risolvere gli aspetti estetici e funzionali del prodotto attraverso la forte limitazione dello scarto mediante un uso avanzato delle tecnologie numeriche di lavorazione del marmo.
Un prodotto di design in marmo è presente nella selezione dell’ADI. Quanto è importante e perché?
E’ molto importante, perché il marmo è un materiale radicato nella nostra cultura e pertanto non può essere escluso dal design. Però è necessario un nuovo approccio che rilanci questa materia oltre la tradizione nella quale è da tempo confinato, anche con il contributo dei nuovi mezzi di progettazione e lavorazione. La selezione ADI sottolinea questa nuova modalità di lavorazione lapidea, che è in grado di ridurre gli sprechi. Superare la tradizione non è negarla è rivitalizzarla.
Il settore lapideo gode di un’aura che la materia e le superbe testimonianze artistiche e architettoniche hanno creato nel tempo.
Oggi spetta a noi il compito di mantenerla e attualizzarla come del resto hanno fatto i nostri predecessori.